Due colpi per lei, due colpi per lui: la ricostruzione del femminicidio di Nuoro
Secondo una prima ricostruzione Ettore Sini avrebbe ucciso la ex Romina Meloni con un proiettile al collo e uno, fatale, alla testa. Resta grave il nuovo compagno di leiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due proiettili per l'ex moglie, due proiettili per il suo nuovo compagno.
Sono quelli sparati lo scorso 31 marzo in un'abitazione di Nuoro da Ettore Sini, agente penitenziario ora rinchiuso nel carcere di Bancali.
Le risultanze degli esami del medico legale e le prime ricostruzioni degli inquirenti hanno portato a una prima ricostruzione delle modalità con cui l'uomo ha ucciso la donna, Romina Meloni, 39enne di Ozieri, e ferito gravemente quello che considerava come suo rivale in amore, Gabriele Fois.
Sini, dopo essere entrato nel palazzo di via Napoli, avrebbe sfondato con un calcio la porta dell'appartamento, quindi avrebbe fatto fuoco due volte, contro Fois: un proiettile alla gamba e uno alla testa.
Quindi avrebbe puntato l'arma contro la ex, premendo anche in questo caso il grilletto due volte. Romina è stata raggiunta da un colpo alla base del collo, poi, a mo' di colpo di grazia, Sini avrebbe fatto fuoco di nuovo con la pistola calibro 7.65 che teneva in pugno, mirando alla testa.
Proprio il secondo proiettile sarebbe stato quello fatale.
Il suo nuovo compagno, invece, è riuscito a sopravvivere, ma mentre l'inchiesta prosegue per fare piena luce sulla tragica vicenda, si trova ancora ricoverato in ospedale in gravi condizioni.