Nuova aggressione ai danni di un agente di Polizia penitenziaria.

È successo nel carcere di Badu ‘e Carros, a Nuoro, dove un detenuto affetto da gravi problemi di natura psichiatrica – uscito dalla sua cella per una telefonata – ha dato in escandescenze, distruggendo tutti gli oggetti presenti nella sua sezione di allocazione.

L’agente in servizio ha provato a fermarlo, riportando poi danni fisici dovuti alla reazione violenta del detenuto. A denunciare l’accaduto – con un comunicato congiunto – i sindacati Sappe, Sinappe, Osapp, UilPa, Uspp, Cisl e Cgil. 

«La situazione è ormai fuori controllo, i detenuti facinorosi, nonostante le diverse richieste di allontanamento, rimangono in istituto e le sezioni sono ormai diventate una polveriera. Il 12 maggio 2023 scenderemo in piazza per protestare contro l’immobilismo dell’Amministrazione, incapace di qualsiasi intervento, ed abbiamo chiesto nel contempo, un urgentissima convocazione del Prefetto della città di Nuoro».

La situazione nelle carceri «mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e la sicurezza dell’Istituto», continuano i sindacati, secondo i quali «si è creato un grave rischio anche per la sicurezza pubblica. Senza interventi immediati e concreti non è difficile ipotizzare altri gravi episodi tragici, la politica e le istituzioni intervengano immediatamente prima che sia troppo tardi».

(Unioneonline/v.f.)

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