Il nuovo giro di valzer dei direttori nelle carceri sarde riporta Patrizia Incollu a Badu 'e Carros, struttura che ha guidato fino al 2013 per poi "aprire" il nuovo penitenziario di Bancali a Sassari, la sua città.

Non sarà una guida esclusiva quella della Incollu nell'ex carcere di massima sicurezza di Nuoro, ma l'esperta direttrice continuerà ad avere il timone anche del moderno penitenziario sassarese diventato da subito una polveriera per la concentrazione di 41 bis e di detenuti di matrice islamica.

L'arrivo della Incollu (il suo è il terzo mandato a Badu' e Carros) dovrebbe avvenire il 15 settembre quando si concluderà il mandato di Luisa Pesante che ritorna nella penisola.

Il suo è stato un governo a scavalco che comunque non ha lasciato il segno nell'amministrazione di un penitenziario complesso (diversi i conflitti con le varie sigle sindacali nel semestre) come quello nuorese dove negli anni sono state avviate comunque una serie di attività mirate all'inclusione.

Per Badu 'e Carros il ritorno di Patrizia Incollu è sicuramente una notizia positiva.

La dirigente qui ha fatto bene avviando il nuovo corso di apertura del carcere al territorio e promuovendo iniziative di spessore che non avrà problemi a riprendere coniugandole con le esigenze di sicurezza.

Certo non mancheranno nemmeno questa volta i problemi in un ambiente perennemente conflittuale: dagli organici ridotti della polizia penitenziaria all'apertura della nuova ala (dove i lavori sono stati recentemente conclusi) che nessuno sa a quale tipologia di reclusi sarà destinata, al problema più volte sollevato delle detenute isolane trasferite in gran segreto nei mesi scorsi per ospitare le presunte terroriste di matrice islamica.
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