"Crediamo tutti che sia stata una ragazzata, un atto fine a se stesso. Certo il gesto è inquietante perché a Posada non siamo abituati ad atti di questo tipo, ma non ci sono motivi di ritenere che si tratti di un gesto rivolto al Parco".

Lo ha detto il sindaco di Posada, Roberto Tola, il giorno dopo l'attentato incendiario alla Peschiera di Posada, in prossimità della foce del fiume in località san Giovanni, un edificio che dovrebbe diventare una delle sedi del Parco Tepilora.

La porta d'ingresso è stata prima cosparsa di benzina e poi incendiata. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Siniscola e il sindaco di Posada e Presidente del Parco Tepilora: "Non ci sono tensioni al riguardo - ha aggiunto Tola - negli ultimi dieci anni il Parco di Tepilora è stato metabolizzato e ora ha il sostegno della popolazione. Non ci sono problemi neppure tra i proprietari dei terreni della foce che avevano fondato la cooperativa La Bottarga, terreni e attività che il Parco ha rilevato attraverso un accordo".

Dello stesso avviso Marta Battaglia di Legalmente che nei giorni scorsi aveva presentato un nuovo progetto sull'area, finanziato dalla Regione.

"Credo che si tratti di una cretinata, il Parco qui è accettato ormai da tutti - spiega Battaglia - Sull'area che abbiamo denominato "Una piazza sul fiume" stiamo procedendo con due progetti: uno di circa 29mila euro che arriva al Comune di Posada dalla Regione con il quale stiamo procedendo, con il coinvolgimento della popolazione, a recuperare l'argine fronte peschiera. Lo faremo attraverso la pulizia del sito e cercando di ripristinare la vegetazione per vederlo rifiorire con il suo assetto naturale. Con i fondi del Parco invece vogliamo recuperare la Peschiera, che diventerà una delle sedi del Parco.

La zona del Rio Posada è asse portante del parco Tepilora perché congiunge l'area di montagna con il mare".

(Unioneonline/F)
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