Non conta aver avuto, nella preistoria, una civiltà evoluta come quella nuragica. E neppure che una donna illuminata, prima del 1400, abbia dotato l’Isola della memorabile Carta de Logu, quando la parola legge forse doveva ancora essere introdotta nel lessico comune dei popoli, soprattutto di quelli nordici. 

E’ troppo pretendere che a Stoccolma conoscano Eleonora d’Arborea.

Fatto sta che nel padiglione sede dei vertici della presidenza di turno svedese dell'Unione europea c'è una mappa gigante dell'Europa, ma manca un dettaglio: la Sardegna.

La seconda isola italiana per dimensioni è stata "dimenticata", mentre la Corsica, pur essendo più piccola, appare sproporzionata sulla mappa.

La cartina stilizzata, fatta di muschio vivo, è in bella mostra nell'ingresso della sala riunioni dove ministri e delegazioni da tutta Europa si sono incontrati per il semestre di presidenza svedese ad Arlanda vicino a Stoccolma.

Oltre alla Sardegna mancano anche le isole di Minorca, Ibiza e Oland, un'isoletta poco a largo della città di Kalmar, nel sud-est della Svezia, e altre isole minori del Mediterraneo.

Rimediare costa poco. In fondo, la Sardegna nella cartina ci sta pure bene.

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