Un colpo di pistola per togliersi la vita mentre era nella sua casa di Villamar. È il dramma che vede come protagonista Massimo Andrea Masala, carabiniere di 53 anni in servizio a Lunamatrona. Prima del tragico gesto ha lasciato anche una lettera in cui spiega: "Ho paura di aver messo nei guai i colleghi".

La vicenda a cui si riferisce è quella relativa alla testimonianza resa qualche giorno prima del suicidio a Imperia.

"In tribunale - ha scritto il militare - ho perso il controllo della situazione e ho detto delle falsità".

Il processo è quello che vede come imputati Gianfranco Cabiddu (marito di Giuseppa Geremia, ex procuratrice capo per tanti anni in servizio a Cagliari) e David Egidi, ex comandante dei carabinieri di Imperia ora a Oristano. Cabiddu è accusato di falso, Egidi di abuso d'ufficio. Al centro della questione c'è una notifica tardiva relativa alla sospensione della patente di Cabiddu.

Masala, parlando con i giudici di Imperia, in realtà non ha accusato alcun collega. Ma ha spiegato perché quell'atto fosse rimasto per mesi in caserma e infine rimandato a Imperia, città in cui Cabiddu era domiciliato.

Sul suicidio è stato aperto un fascicolo, in cui è stata inserita la lettera lasciata da Masala che, tra le altre cose, contiene anche le parole d'amore rivolte alla moglie.

(Unioneonline/s.s.)
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