Medici di base, la Regione aumenta a 1.800 il massimale di pazienti per le aree disagiate
«Risposta immediata per garantire l’assistenza ai cittadini», commenta l’assessore DoriaÈ stato innalzato a 1.800 pazienti il massimale, su base volontaria, per i medici di medicina generale che in Sardegna operano in aree disagiate, quelle in cui l’incremento è necessario per garantire l’assistenza ai cittadini.
L’aumento è stato autorizzato dalla Regione. Già previsto nell’ultimo Accordo collettivo nazionale (ACN) della medicina generale del 2022, che per la sua applicazione rimanda a specifici nuovi accordi integrativi regionali, è contenuto in un provvedimento di legge approvato oggi dal Consiglio regionale nelle more del nuovo Accordo integrativo regionale (AIR) attualmente in fase di negoziazione al tavolo sindacale.
Viene stabilita, inoltre, la ripartizione di 10 milioni di euro già stanziati nell’ultima Finanziaria regionale, destinando il 70% dei fondi all’integrazione del finanziamento dell’AIR di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 19/9 del 12 maggio 2010 (e successive modifiche) e il 30% alle Asl per la realizzazione di progetti d’assistenza primaria e continuità assistenziale finalizzati a garantire uniformità nei livelli essenziali d’assistenza su tutto il territorio.
La disposizione definisce inoltre l’operatività degli infermieri di famiglia negli ambulatori dei medici di medicina generale per ridurre il carico di lavoro specie di quelli massimalisti.
«Un provvedimento importante – ha detto Carlo Doria, assessore della Sanità - per dare una risposta immediata ai cittadini che vivono in quegli ambiti in cui si registra una forte carenza e garantire così il diritto alla salute richiamato dall’articolo 32 della Costituzione. Attualmente stiamo lavorando per chiudere con i medici un accordo integrativo regionale che manca dal 2010. Fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire ai cittadini il medico di medicina generale è un atto di responsabilità che dovrebbe trovare tutti d’accordo».
«Per fare fronte all’emergenza dovuta a una carenza che pesa in modo particolare sulle sedi periferiche, dove più si fatica a trovare medici disposti a ricoprire incarichi – ha proseguito Doria – abbiamo messo e stiamo mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione, come, ad esempio, gli incentivi economici per chi sceglie di aprire il proprio ambulatorio in una sede disagiata. Già in diverse aree dell’Isola si è fatto ricorso all’aumento del massimale a 1.800 pazienti per la sola durata di sei mesi. Oggi sono circa un centinaio i medici che lavorano con un numero di pazienti superiore a 1.500. Con questo provvedimento di legge, nelle more dell’approvazione del nuovo AIR, viene assicurata la possibilità ai medici di superare il massimale là dove è necessario per garantire l’assistenza ai cittadini».
Non secondario il riferimento normativo agli infermieri di famiglia, introdotto con la condivisione di tutta l’Aula: «Oggi abbiamo 1.150 medici di medicina generale titolari di sede, solo cinque anni fa erano 1.500. Il carico di lavoro è aumentato, così come la burocrazia. Anche questo aspetto troverà risposte nel nuovo AIR, ma è importante fin da adesso definire un quadro attraverso il quale i medici possano trovare sostegno nella loro attività», ha concluso l’assessore.
(Unioneonline/s.s.)