Sulla scrivania, nella stanza del Municipio di Nuraminis dove lavorava, i colleghi hanno messo un fiore. Sarà per la sua stazza da gigante buono, per il carattere allegro e il suo essere disponibile con tutti, ma in quell'ufficio, dall'altra mattina, il vuoto si fa sentire. «Ed è un vuoto che fa male, incolmabile», sostiene chi, da anni, oltre agli impegni professionali ha condiviso affetto e amicizia con Lorenzo Schirru, il ragioniere «che con i numeri ci sapeva davvero fare», morto in Svizzera, in un incidente stradale, insieme al suocero Luigi Montis, alle sei del mattino di mercoledì.

LA FAMIGLIA Era nato a Serramanna cinquant'anni fa ma da lungo tempo abitava a Nuraminis con la sua famiglia. La moglie Mariangela, le due figlie femmine Valeria di 23 e Francesca di 18, il maschietto, Andrea che di anni ne aveva dieci. E a Serramanna era nato, 77 anni fa, l'altra vittima di questa sciagura avvenuta su una strada maledetta, la semiautostrada la chiamano in Svizzera, dove le quattro corsie a scorrimento veloce diventano, in alcuni tratti, due corsie senza neppure spartitraffico. In uno di questi, Schirru e Montis hanno perso la vita, schiantandosi con la station wagon rossa dell'Audi sopra un cordolo di cemento armato, dopo aver invaso la corsia opposta.

LE CAUSE Un colpo di sonno, su questa e solo su questa ipotesi (che col passare delle ore è diventata una certezza) lavorano gli agenti della Polizia cantonale che l'altra mattina sono intervenuti sulla A13 nei pressi di Lago d'Isola a San Bernardino. Lorenzo Schirru, che si trovava al volante, non ce l'ha fatta a sopportare i tempi infernali di un lungo viaggio.

Insieme erano partiti lunedì da Golfo Aranci (con loro anche la suocera) con un traghetto veloce della Sardinia Ferries per raggiungere Livorno dopo aver attraversato, in auto, la Sardegna. Dalla Toscana in Germania per incontrare i figli dei Montis emigrati a Monaco. Poi, dopo aver lasciato a Monaco la donna, Schirru e il suocero sono ancora una volta saliti in macchina per Milano, dove il ragioniere contabile doveva sottoporsi a una visita specialistica, un controllo medico per verificare l'andamento di un'operazione che aveva subito tempo fa per cercare di risolvere il suo problema di obesità. Chilometri e chilometri già macinati e ancora un lungo viaggio per raggiungere il capoluogo lombardo. All'altezza del passo di San Bernardino la stanchezza e il sonno hanno preso il sopravvento. L'Audi, lanciata a forte velocità ha tagliato la linea di mezzeria, invaso la corsia opposta e si è fermata su un muretto di cemento armato.

IL RIENTRO Domani le salme rientreranno nell'Isola. L'arrivo è previsto per sabato mattina, mentre i funerali si terranno probabilmente nel pomeriggio o domenica.

A. PI.
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