Bosa, grande attesa per il “Bosa Wine Festival”
L’evento in programma per il 24 e 25 maggioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prosegue a pieno ritmo l’organizzazione del “Bosa Wine Festival”, uno tra gli appuntamenti di punta della primavera 2025 in Planargia. L’evento si terrà il 24 e 25 maggio nella cornice di Via Canonico Gavino Nino, ai piedi dell’affascinante Castello Malaspina, con vista sul fiume Temo e sulle case colorate della città. La manifestazione, divenuta ormai imperdibile per gli appassionati di vino e cucina tipica, propone un ricco programma che celebra le eccellenze enogastronomiche della Sardegna e dell’Italia.
«Saranno due serate indimenticabili – anticipano gli organizzatori – con protagonisti vini di altissima qualità, spettacoli dal vivo, tradizioni locali e un’atmosfera unica». Un’esperienza curata nei dettagli, pensata per vivere appieno l’identità culturale e gastronomica del territorio. Circa 30 cantine selezionate offriranno degustazioni di etichette pregiate, tra cui spicca la Malvasia di Bosa, regina del territorio, raccontata direttamente dai produttori. L’itinerario enologico guiderà i visitatori in un percorso sensoriale tra sapori autentici e varietà di vini, accompagnati da piatti tipici della tradizione bosana e sarda. Non mancheranno esibizioni di folklore e spazi dedicati all’arte contemporanea e all’artigianato locale.
E d'altronde, In una città che ha l’ambizione di continuare a svolgere un ruolo attivo e importante per la valorizzazione di uno dei suoi "tesori" come la Malvasia, oltre ad eventi come questo, particolare significato assume inoltre la recente decisione della amministrazione comunale di confermare anche per il 2025 la sua adesione alla associazione nazionale città del vino. Era stato il Consiglio comunale a deliberare nel 2022 l’adesione alla associazione «al fine di consentire la promozione e valorizzazione del vino e del suo territorio».
Il Comune fa parte anche dell’accordo quadro “La sapienza del Villaggio: Crescita e sviluppo del Montiferru, Alto Campidano e Planargia", una delle azioni più importanti è indirizzata ai percorsi della vallata della Malvasia, che vede anche coinvolti i Comuni di Modolo, Magomadas, Flussio, Tinnura e Suni.
Atutto questo guardano con attenzione i rappresentanti del consorzio della malvasia di Bosa che lavorano per acquisire quote prestigiose di mercato. il direttore ed enologo Aldo Buiani è ottimista. «Come consorzio di tutela – evidenzia Buiani- auspichiamo che la Malvasia assieme ai suoi paesaggi rurali, diventino presto patrimonio mondiale dell' Unesco e dell'umanità».
Anche i recenti dati forniti da Laore forniscono dati di prestigio. La superficie idonea coltivata riconosciuta nella Doc è di circa 25 ettari, mentre la produzione certificata è di 161mila litri annui.