Il timore è che si arrivi a punto di non ritorno. «Perché da Bordeaux alla Toscana», nelle terre dove il vino vale come l'oro e l'economia fa girare bilanci a molti zeri, «pale e pannelli mica se ne vedono».

In Sardegna, invece, il rischio dell'invasione c'è. Concreto, legato a quei 6,2 gigawatt di potenza installabile previsti dal decreto Pichetto Fratin di giugno e accettati dalla Regione.

Lì, in campagna, non si può certo dire che sia la politica a mettere lo zampino nel grido anti-speculazione energetica. A segnare il passo, nei filari, sono solo sudore e fatica, non i colletti bianchi.

«Questa situazione - dice Matteo Puggioni, 50 anni, di Sinnai – non si può accettare: a maggio abbiamo scoperto per caso il progetto da diciassette pale, con una che passerebbe in mezzo ai miei vigneti».

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