Se è vero che il web è diventato il termometro della società, lo stato di salute del turismo in Sardegna si può misurare anche grazie ai siti specializzati come Booking.com: nella settimana di Ferragosto il 98 per cento delle strutture nell'Isola è già stato prenotato.

"Ogni albergo avrà a disposizione non più di due o tre camere, il resto è stato venduto", conferma Stefano Vavoli, dell'agenzia di viaggi Enjoy Sardinia. Chi decide di partire all'ultimo momento però deve accontentarsi delle poche possibilità rimaste. In quasi tutte le località di mare gli hotel viaggiano sul filo del tutto esaurito dalla fine di luglio.

I PREZZI - "Una delle mete più economiche è Castelsardo, dove un albergo con la formula della pensione completa può costare 95 euro al giorno. Anche Arbatax ha tariffe abbordabili e un ottimo rapporto con la qualità delle strutture", chiarisce il tour operator.

Certo: a parte qualche proposta low cost, il resto dell'offerta è su altri livelli.

"La Sardegna, vista dai turisti italiani e stranieri, è sempre destinazione di lusso. Non possiamo permetterci il confronto con altre mete, come la Spagna. Paghiamo una mentalità diversa: lì gli alberghi sono aperti tutto l'anno, quì solo d'estate, e tutto questo si riflette sulle tariffe".

Poi c'è la tassa d'ingresso: l'Isola è l'unica in Italia a non avere alternative a navi e aerei.

"Per questo motivo le località della Puglia, che è una nostra diretta concorrente, sono facilitate", spiega Vavoli.

I SERVIZI - Ormai non si prenota nessuna stanza d'albergo senza prima aver verificato la disponibilità della linea wi-fi, meglio se gratuita.

Tra le richieste più ricorrenti ci sono poi le escursioni: chi va a Castelsardo solitamente acquista i biglietti per il tour dell'Asinara, i turisti che scelgono Dorgali o Cala Gonone non rinunciano alla gita in barcone nel Golfo di Orosei.

TURISTI A CINQUE STELLE - Anche in Costa Smeralda, dove i prezzi medi sono nettamente più alti, non si trova più posto.

Le poche camere d'albergo libere nella settimana di Ferragosto sono le suites o le matrimoniali superior, e spesso le tariffe superano i mille euro a notte.

Probabilmente verranno riempite anche quelle. Perché le stime della stagione estiva dicono che il 2017 è l'annata migliore, almeno tra le ultime quattro-cinque.

Secondo al Cna - confederazione nazionale dall'artigianato - la crescita in Sardegna dovrebbe attestarsi intorno al 18 per cento.

È tutta l'Italia a migliorare rispetto alle statistiche dello scorso anno. Il turismo dell'Emilia Romagna cresce del 24 per cento, quello della Toscana il 23 per cento, la Puglia il 19 per cento.

GLI STRANIERI - Nel corso del mese di agosto nell'Isola dovrebbero arrivare almeno 620mila turisti, forse di più. Il 46 per cento di questi parlerà una lingua straniera.

"Stiamo ospitando tanti francesi: molti non vanno più in Tunisia perché la reputano una destinazione poco sicura, quindi vengono in Sardegna", racconta Gianni Fois, presidente del Consorzio operatori turistici di Costa Rei.

Oltre all'estate da boom, le prospettive per i prossimi mesi sono ottime: "I dati di settembre e ottobre sono molto buoni. Prevediamo una stagione lunga. Tante strutture che prima chiudevano il 20 settembre hanno deciso di prolungare le attività almeno fino a ottobre, anche in virtù delle rotte low cost. Le compagnie aeree hanno potenziato i collegamenti con Polonia, Inghilterra e Spagna", dice Fois.

LAST MINUTE - I giochi ormai sono fatti.

Anche perché, fatta eccezione per il turismo interno, la Sardegna è tagliata fuori quasi completamente dalle vacanze last minute: "Chi non ha prenotato per tempo navi e aerei dovrebbe pagare prezzi esorbitanti. Le altre regioni hanno la fortuna di essere raggiungibili anche in treno o in auto. Puglia e Sicilia, per questo, sono più appetibili", conclude Fois, "mentre nell'Isola abbiamo ancora grosse difficoltà ad attrarre i flussi turistici last minute".

Michele Ruffi
© Riproduzione riservata