Isili, scoperta truffa da 250 mila euroDanneggiate aziende agricole: 4 arresti
I carabineri di Isili hanno denunciato quattro persone di Gergei. L'accusa è di associazione a delinquere: avrebbero confezionato truffe per un valore di 250 mila euro.Quattro persone di Gergei sono state arrestate durante la notte dai carabinieri di Gergei e di Isili con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe. Sono Gianluca Sorgia, 37 anni, imprenditore agricolo, Sandro Farcu, 38 anni, autotrasportatore, Sergio Mulas, 36 anni manovale e Giampaolo Mulas, 33 anni, pure lui manovale. Le truffe sarebbero state commesse a partire dal 2008. Il giudice ha disposto per i quattro indagati gli arresti domiciliari. Un quinto indagato ha l'obbligo invece della firma in caserma. Le truffe sarebbero state consumate a danno di 12 aziende agricole operanti in Sardegna, Toscana, Emilia Romagna e Umbria per un ammontare di 250 mila euro.
LATRUFFAIdeatori della truffa, secondo i Carabinieri della Compagnia di Isili, Gianluca Sorgia, di 37 anni, titolare di un mangimificio, Sandro Farci, di 38, e tre fratelli, Sergio, Giampaolo e Giuliano Mulas, rispettivamente di 36, 33 e 30 anni, tutti di Gergei. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Sorgia, nella sua qualità di titolare di un'azienda di mangimi, accreditava i complici presso i "colleghi" di altre ditte e forniva supporto logistico. Farci, invece, era già stato arrestato nel 1999 per altre truffe condotte con sistemi analoghi, e avrebbe sfruttato le precedenti esperienze per affinare i meccanismi della truffa. Durante le perquisizioni effettuate stamane al momento della notifica dei provvedimenti della magistratura, i militari hanno sequestrato documenti bancari e carnet di assegni dei conti fittizi aperti da Sorgia e dai suoi complici. Le indagini hanno permesso di individuare anche alcuni acquirenti finali e il recupero di parte della merce. Le aziende truffate in Umbria, Lazio, Emilia e Romagna, Toscana, Veneto e nella stessa Sardegna hanno perso mediamente tra i 10mila e 15mila euro. Gli inquirenti sospettano, però, che le vittime dei raggiri siano e molte di più delle dodici finora accertate.