Basta letamaio. Sacchetti dappertutto, immondizia maledetta. Perché la Sardegna rischia di uscire sconfitta nella sfida tra le mete turistiche più incontaminate. Maleducazione, pigrizia e inciviltà sono i nemici principali. Tuttavia, nelle città sarde, come nelle località costiere, le norme stringenti della differenziata talvolta contribuiscono a peggiorare le cose. E ad alimentare un’anarchia che inizia a essere un tormento.

Nel senso che, nei casi sempre più frequenti in cui non è chiaro dove cestinare uno o più rifiuti di diversa tipologia, i turisti non sanno come comportarsi. Va detto: spesso non hanno neppure i mastelli. Certo, come sostengono le menti più acute, esistono le isole ecologiche: basta andare lì. La verità però sta sempre nel mezzo: anche nelle isole ecologiche, in molte città, il conferimento rispetta dei limiti.

Il risultato è che, chi tiene all’ambiente, smaltisce i rifiuti nei cassonetti di qualche piazza, magari trovata per caso. Chi invece non ne ha, getta via l’impiccio nella prima cunetta utile della 131.

Tutti i dettagli nell’articolo di Lorenzo Piras su L’Unione Sarda, in edicola e nell’app.

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