“Al momento non ne so niente” dice il fondatore della comunità di Siligo. “Se mi dovesse essere richiesto sono pronto a dare un contributo, e lo farei volentieri”. Padre Morittu non va oltre, anche perché non esclude la possibilità di un rientro di don Giovanni Usai. “Non credo assolutamente alle accuse che gli sono state mosse” dice il fondatore della comunità S'Aspru.

LE INDAGINI - Intanto don Giovanni Usai continua a stare agli arresti domiciliari in seguito alle accuse di favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale che, secondo il pm Diana Lecca e il gip Mauro Pusceddu che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, sarebbero avvenute all'interno della comunità Il Samaritano. Gli avvocati Francesco Pilloni e Anna Maria Uras, difensori del sacerdote, stanno valutando l'opportunità di presentare ricorso al Tribunale del riesame per chiedere la revoca della misura cautelare.
© Riproduzione riservata