Il rapporto Mete 2024: in un anno la Sardegna perde la popolazione di un paese intero
L’Isola è l’ultima regione in Italia per tasso di fecondità, incidono anche i numeri sull’emigrazioneIn un solo anno la Sardegna perde 8.314 abitanti: come se, in un arco temporale di 12 mesi una cittadina come Dorgali sparisse del tutto.
Resta preoccupante la situazione demografica dell’Isola, che in Italia è all’ultimo posto per tasso di fecondità, con 0,91 figli per donna contro una media nazionale di 1,20, ed è la seconda regione, dopo la Basilicata, per riduzione della popolazione negli ultimi 12 mesi.
I dati sono stati forniti dall'osservatorio regionale delle migrazioni 2024 che ha diffuso il rapporto Mete, realizzato dal Crei-Acli su dati Istat e presentato a Cagliari.
Dal 2016 al 2024, la Sardegna ha perso oltre 88.000 abitanti. Il saldo naturale al 2023 continua ad essere negativo: i decessi (18.563) sono stati più del doppio delle nascite (7.231), portando a un saldo naturale negativo di -11.332. E negativo resta anche il saldo migratorio interno: circa -598, a indicare che sono più le persone che si trasferiscono fuori dalla regione rispetto a quelle che vi si stabiliscono.
Buone notizie invece sul fronte del saldo migratorio con l'estero (+3.616 persone), con la Sardegna che torna ad essere una meta per gli stranieri. All'1 gennaio 2024, nell’Isola risiedevano 52.878 stranieri, pari al 3,4% della popolazione totale della regione. Le principali comunità straniere provengono da Romania, Senegal, Marocco, Cina e Ucraina, che registra un +16%, mentre le comunità senegalese e marocchina registrano un lieve decremento. Un dato in crescita è anche quello della comunità tedesca che registra un +5% negli ultimi 12 mesi.
Sebbene i dati sulle residenze non riescano a tenere in considerazione la dimensione del fenomeno, continua a crescere la comunità argentina, la cui consistenza è aumentata di otto volte dal 2016 ad oggi.
Nel rapporto Mete 2024, un focus di approfondimento è stato dedicato alle conseguenze qualitative dello spopolamento e in particolare alla modifica della consistenza delle diverse fasce di età: la Sardegna ha la percentuale più bassa di giovani (0-14 anni) in Italia, con solo il 10,1% della popolazione in questa fascia d'età. Questa situazione non cambia neppure concentrandosi sulla popolazione straniera residente in Sardegna che registra solo il 12% di giovani. Questa situazione andrà a peggiorare nei prossimi decenni.
Secondo le previsioni Istat la Sardegna perderà il 21% della sua popolazione entro il 2050 e la popolazione under 15 anni diminuirà del 32%, la popolazione attiva (15-64 anni) del 38%. Su questo indice anche la migrazione universitaria: oltre il 16% dei giovani sardi sceglie Atenei fuori regione, principalmente in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.
(Unioneonline/s.s.)