Gonnesa, i familiari del “pirata”chiedono scusa per Luana
"Nostro fratello Sebastiano probabilmente ha avuto un malore. Chiediamo scusa ai parenti della ragazza rimasta uccisa nell'incidente". I familiari dell'allevatore desulese si sono rivolti al parroco di GonnesaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Siamo vicini alla famiglia della donna morta nell'incidente stradale causato da nostro fratello. Sappiamo che purtroppo ormai non serve a niente, ma chiediamo ugualmente scusa a tutti».
I familiari di Sebastiano Fancello, il 37enne allevatore di Desulo che venerdì mattina ha imboccato contromano la statale 130 a Domusnovas e si è schiantato a 150 all'ora contro la vettura della coetanea di Iglesias, Luana Basso, uccidendola sul colpo, hanno contattato ieri mattina il parroco di Gonnesa, don Dionigi Sulis. «Vogliamo solo dire - hanno detto i fratelli - che siamo una famiglia di onesti lavoratori e non sappiamo cosa sia successo a Sebastiano in quel momento. Probabilmente ha avuto un malore perché è un gesto inspiegabile. La scomparsa di Luana ci addolora profondamente e comprendiamo lo stato d'animo dei genitori e delle figlie. Chiediamo al parroco di Gonnesa di dire ai familiari della ragazza che anche per noi si tratta di un lutto».
IN COMA Oggi a Gonnesa i funerali della infermiera, madre di due ragazze di 16 e 19 anni. Sebastiano Fancello si trova sempre ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Businco di Cagliari, dove è stato trasportato dopo l'intervento chirurgico effettuato dagli specialisti del Brotzu per ridurre le lesioni interne. L'allevatore desulese ha una gamba fratturata e un violento trauma toracico, è tenuto dai medici in coma farmacologico ma non corre pericolo di vita, secondo gli specialisti della Rianimazione. Gli inquirenti ovviamente non hanno potuto interrogarlo per avere la sua versione dei fatti. E per capire come mai non si è fermato quando la vettura di servizio del Commissariato di Polizia di Iglesias lo ha intercettato e inseguito per cinque chilometri mentre correva a tutta velocità contromano sulla Statale 130 in direzione Iglesias.
L'INCHIESTA Soltanto domani sul tavolo del magistrato che coordina l'inchiesta della Polizia stradale di Cagliari, il sostituto procuratore Daniele Caria, arriverà l'esito degli esami del sangue prelevato al giovane allevatore. Gli accertamenti dovranno chiarire in quali condizioni psico-fisiche fosse al volante venerdì mattina. In preda all'alcol? Intontito dai farmaci? Oppure sotto effetto di un micidiale mix?
Un fatto è certo: l'allevatore di Desulo, quando ha visto la vettura della Polizia, ha cominciato a correre ancora più veloce a bordo della sua potente Mercedes nera e a zigzagare per sfuggire all'inseguimento. Una trentina di auto hanno scansato l'impatto frontale con la vettura di Sebastiano Fancello, Luana Basso, impegnata in un'operazione di sorpasso di un'utilitaria, non ha fatto in tempo a spostarsi sulla destra della carreggiata ed è morta sul colpo.
LE RICERCHE Gli inquirenti, in attesa di interrogare l'allevatore di origini desulesi che lavora insieme al fratello Gianfranco in un'azienda nelle campagne di Macchiareddu, stanno scavando sul suo passato. Sebastiano Fancello non ha precedenti penali gravi, non è stato implicato in nessun fatto di sangue e soltanto una volta era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Nel febbraio del 2003 aveva lasciato l'allevamento di Macchiareddu per raggiungere l'azienda del padre nelle campagne tra Gesturi e Gergei, aveva perso il controllo della vettura ed era finito in un burrone. I familiari denunciarono la sua scomparsa, venne ritrovato semiassiderato in stato confusionale dopo aver trascorso una notte all'addiaccio all'interno della vettura. Da allora pare che Sebastiano Fancello fosse in cura. E anche venerdì mattina, dopo il drammatico scontro con la vettura di Luana Basso, sembra che non fosse completamente lucido.
PAOLO CARTA