Il Parco Inclusivo di Rinaggiu ha compiuto il suo primo anno di vita. Uno spazio verde rigenerato e progettato per essere accessibile a tutti, privo di barriere architettoniche, dotato di percorsi inclusivi, aree sportive e spazi per il relax. Dal suo debutto, nell’aprile 2024, è diventato un punto di riferimento per sport, benessere e socialità nella cittadina gallurese.

A sottolineare l’importanza del progetto è stata la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione Urbana, Anna Paola Aisoni, che ha definito il parco “un obiettivo fondamentale raggiunto: restituire alla comunità un luogo identitario, profondamente legato alla memoria e alla vita quotidiana dei cittadini di Tempio e del territorio circostante”.

L'assessora aveva parlato del progetto anche a Roma, durante la conferenza nazionale “Città nel futuro 2030–2050”, promossa dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili al MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.

Nel suo intervento aveva evidenziato come quello di Rinaggiu fosse un luogo “dal fortissimo valore identitario e paesaggistico, ma tristemente degradato nel cuore del nostro territorio”. La rigenerazione ha trasformato quell’area in un “gioiello che parla di inclusione sociale in tutti i suoi bellissimi spazi”.

Ma l’impegno dell’amministrazione non si ferma qui. L’obiettivo, sottolinea Aisoni, è quello di consolidare e ampliare il progetto.

“Da un lato – spiega – attraverso l’incremento delle strutture e delle attrezzature ludico-sportive; dall’altro, facendo crescere il parco come polo stabile di inclusione, cultura e partecipazione, aperto a iniziative artistiche, educative e comunitarie”.

L’auspicio, conclude l’assessora, è che il Parco Inclusivo di Rinaggiu diventi sempre più “uno spazio vivo e in continuo dialogo con la città, un punto di riferimento condiviso per tutta la cittadinanza”.

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