A Santa Teresa Gallura, il primo cittadino Stefano Pisciottu affronta di nuovo in pubblico l'argomento area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone dopo le osservazioni ricevute dal ministero dell'ambiente e le numerose voci levatesi contro il progetto.

Nel 2014, il sindaco sedette al tavolo tecnico a Roma il 18 giugno per avviare ufficialmente l'iter di istituzione dell'area marina, interrotto anni prima. In quella sede ribadì chiaramente l'intenzione di "garantire il coinvolgimento dei cittadini e delle attività produttive del paese ritenendo il parco un'opportunità di sviluppo economico oltre che di salvaguardia delle bellezze naturali del territorio".

La vera questione per i teresini si riassume in pochi e chiari quesiti: quali e quanti sono in realtà i vincoli imposti in base alle tre zone A, B, C del piano? E poi saranno modificabili? Quali spazi di manovra avranno i residenti in merito alle attività di pesca, a quelle sportive e alla semplice fruizione delle aree?

Una teresina d'eccezione, la conduttrice televisiva Donatella Bianchi era presente ieri all'incontro al teatro Mandela e spiega il suo punto di vista. "Di certo i parchi e le riserve sono straordinarie opportunità per il territorio, non solo in termini di conservazione e di tutela della biodiversità marina, soprattutto dove lo sfruttamento eccessivo e senza regole della fascia costiera ha minacciato fortemente la risorsa, ma anche uno straordinario volano della cosiddetta blu economy. È un settore che non conosce crisi, con 102 milioni di presenze turistiche nei parchi e nelle aree protette , con un fatturato di 11.883 miliardi di euro - ribadisce Bianchi che è anche presidente nazionale del WWF - Per gli italiani la sostenibilità oggi è più una opportunità che non un freno allo sviluppo di un'area turistica, e il 60% ritiene che la sensibilità per l'ecoturismo e il turismo sostenibile nei prossimi 10 anni crescerà. E' necessario superare la logica del business as usual, andare oltre il Pil e considerare il valore del capitale naturale. Ma inutile negare le difficoltà in cui versano molte Amp italiane per problemi gestionali. Non serve istituire nuove aree marine protette se poi non si riesce a garantirne una gestione giusta, corretta e partecipata. Le risorse per le Amp oggi sono ridotte e se escludiamo alcune eccellenze , penso a quelle di Tavolara - Punta Coda Cavallo o alle Egadi, molte altre soffrono per le evidenti difficoltà di gestione. La zonizzazione è fondamentale, mi auguro che quella scelta da Ispra e dal ministero dell'ambiente sia corretta e possa garantire lo sviluppo di una nuova economia oltre che preservare un territorio costiero di straordinario valore ambientale e paesaggistico come quello di Santa Teresa".
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