Via al processo penale, questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Tempio Pausania, Alessandro Cossu, per un episodio avvenuto nell'agosto del 2020 all’interno di un ristorante di Porto San Paolo. Vittima del reato di diffamazione, stando alle accuse del pm Gianmarco Vargiu, è l’ex magistrato Luca Palamara (protagonista di una delle più controverse vicende nella storia del Csm). 

Nel capo di imputazione c’è la descrizione dei fatti e la contestazione mossa a un turista milanese. Palamara (che si è costituito parte civile ed è rappresentato dall’avvocato Sergio Deiana), entrato nel ristorante gremito di clienti, sarebbe stato preso a male parole da Dario Sonvico (milanese, 53 anni,difeso dall’avvocato Alfonso Lucia).

La prima frase è: «Da parte di tutti noi, vada a fare in c...». Ma secondo il pm, la persona denunciata «indebitamente riprendeva con il proprio cellulare Palamara. Dopodiché, pubblicava la videoripresa così realizzata sul proprio profilo Facebook, commentando con l’espressione: ‘Ma porca di quella tr... ho incontrato il giudice più corrotto del pianeta, ma non vi viene da sboccare con questo pulcioso che ci ha rovinato la vita?’».

Il pm scrive che con questa condotta il presunto responsabile della diffamazione avrebbe provocato «la diffusione massiva, anche attraverso testate giornalistiche on line, applicativi privati ed altri social networks» di immagini preceduto «da commenti ingiuriosi o dall’hashtag #palamaramer...”». L'avvocato Sergio Deiana ha avuto mandato per procedere con una maxi richiesta di risarcimento danni

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