La Procura di Tempio Pausania ha avviato un'indagine sulla bocciatura del Piano Mancini, il progetto da 125 milioni di euro frutto di un accordo tra Stato e Regione Sardegna per la realizzazione a Olbia delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico dopo la tragica alluvione del novembre 2013 costata la vita a 13 persone.

Nei giorni scorsi in Regione è passata la linea del sindaco di Olbia Settimo Nizzi, da sempre ostile a quel piano e promotore di uno alternativo, oggetto di dibattito pubblico e politico.

Il procuratore Gregorio Capasso ha delegato ai carabinieri del comando provinciale di Sassari il compito di raccogliere negli uffici regionali i faldoni contenenti i documenti relativi a tutti i passaggi amministrativi che hanno portato a bloccare il progetto urbanistico anti alluvione stilato dall'allora Giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Gianni Giovannelli, cui erano stati affidati poteri commissariali.

Il piano non ha ottenuto il via libera dal Servizio valutazioni impatti ambientali dell'assessorato regionale dell'Ambiente e di conseguenza è stato bocciato anche politicamente dalla Giunta del presidente Christian Solinas. Sul fascicolo aperto in Procura non ci sono indagati e gli inquirenti mantengono il massimo riserbo su tutta la vicenda, tanto che non è chiaro nemmeno quale sia l'ipotesi di reato su cui vertono le indagini.

(Unioneonline/F)
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