Dieci ore di attesa in Pronto soccorso a Olbia, per accertamenti e una radiografia di pochi minuti.

È successo all'opedale Giovanni Paolo II.

Il protagonista di questa odissea è Nino Lo Baido, un giovane impiegato di Verbania che sta trascorrendo a San Teodoro un periodo di vacanza.

Lo Baido pratica windsurf, la protesi alla gamba destra non gli impedisce di fare sport.

Sabato è caduto in casa e si è recato in ospedale a Olbia per tutte le verifiche del caso.

È entrato in ospedale alle 9 e ne è uscito poco prima delle 21. Ha visto tante persone, alcune in condizioni gravi, attendere 11, 12 ore prima di essere visitate.

Un paziente di Arzachena, un uomo che si muove sulla sedia a rotelle, è entrato in Pronto soccorso alle 10 ed è uscito alle tre di notte.

"I medici, gli infermieri, tutto il personale, operano in modo encomiabile - ha commentato Lo Baido - Sono pochi e si fanno in quattro per i pazienti. Ma è evidente che l'organico è sottodimensionato".

In effetti, il Pronto soccorso di Olbia è in una drammatica situazione di insufficienza di organico.
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