Maltrattamenti all’asilo di Arzachena, una mamma: “Mio figlio era diventato pauroso e irrequieto”
Anche una tirocinante dell’epoca conferma i metodi “rudi" della scuola. E il processo si allunga, sostituito il perito per trascrivere le intercettazioniMaltrattamenti all'asilo di Arzachena (archivio L'Unione Sarda)
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Un nuovo perito per trascrivere e valutare le intercettazioni ambientali audio e video registrate nell’asilo di Arzachena. La giudice di Tempio Camilla Tesi ha deciso di sostituire il perito precedente e di nominarne un altri nella prossima udienza in programma il 26 ottobre.
Un provvedimento che inevitabilmente allunga i tempi del processo per i presunti maltrattamenti nell’asilo comunale di Arzachena, che vede imputate la maestra Katia Tocca e la titolare della coop Progresso che gestiva la struttura, Paola Tali.
Nell’udienza di oggi hanno testimoniato un’altra mamma delle presunte vittime e un’educatrice che ha svolto il tirocinio nell’asilo proprio in quel periodo contestato.
La mamma ha raccontato dei cambiamenti di umore del figlio, diventato irrequieto e pauroso, e delle lamentele degli altri genitori perché i figli a volte venivano lasciati a digiuno per punizione.
L'educatrice ha invece confermato i metodi rudi seguiti nella scuola e che in diverse occasioni i bambini, se si rifiutavano di mangiare, venivano imboccati a forza.
Katia Tocca, difesa dall'avvocato Jacopo Merlini, è accusata dalla Procura di maltrattamenti su diversi bambini, mentre a Paola Tali, difesa dallo stesso Merlini e dall'avvocato Sergio Diomedi, è contestata l'omessa segnalazione dei maltrattamenti.
Le famiglie dei bimbi e il comune di Arzachena si sono costituiti parte civile.
(Unioneonline/L)