A La Maddalena, dopo gli 800mila euro stanziati dal Parco Nazionale per l’efficientamento energetico, giungono ora, tramite l’ANCIM, 1 milione 200 mila euro. 

Risorse con cui l’amministrazione comunale intende trasformare il Museo Navale “Nino Lamboglia” in struttura ampliata, moderna, che offra nuovi servizi ai visitatori, dai bagni al bar, al bookshop a strumenti multimediali.

Oltre agli interessanti e in alcuni casi rari reperti archeologici di una nave romana naufragata attorno al 120 a.C. nei pressi dell’isola di Spargi con un carico di e vasi di produzione campana e anfore per il vino (interessante e suggestiva è la ricostruzione in scala naturale dello spaccato dello scafo, con 202 anfore), il nuovo museo offrirà approfondimenti sull’ambiente marino, le scienze naturali e sull’educazione ambientale.

La Giunta comunale tempo fa ha approvato il progetto preliminare, redatto dell’architetto Mauro Quidacciolu, che prevede appunto, un ampliamento dell’esistente, un restyling completo con l’inserimento di servizi aggiuntivi. L’assessore alla partita Gianvincenzo Belli punta ora a riaprire finalmente e rilanciare il Museo comunale della Panoramica.

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