Fermo convalidato e obbligo di dimora a Olbia: è questa la decisione del gip del Tribunale di Tempio per Gigi Bardanzellu, accusato di omicidio stradale aggravato dalla fuga e dalla omissione di soccorso.

L'uomo, 60 anni, difeso dai penalisti Rinaldo Lai e Antonello Cao, dopo l'udienza di convalida è stato scarcerato ed è rientrato a Olbia, dove dovrà restare sino a nuovo ordine del giudice.

Bardanzellu è accusato di avere causato l'incidente che sabato è costato la vita ad Antonello Derosas e Mario Marrosu, un pauroso frontale avvenuto all'ingresso di Olbia, sulla Statale 125.

Il pm Luciano Tarditi, che aveva chiesto la misura del carcere per Bardanzellu, ritiene che la Renault Scenic dell'uomo abbia invaso la corsia opposta di marcia, travolgendo le vittime. Un testimone oculare avrebbe confermato questa ricostruzione.

I difensori dell'olbiese, invece, contestano la tesi della Procura di Tempio e avrebbero le prove di una dinamica alternativa. Bardanzellu, davanti al gip, avrebbe detto di non ricordare nulla dell'incidente e di essersi allontanato dal luogo della tragedia in stato di shock. Intanto le salme delle vittime sono state restituite alle famiglie, i funerali di Derosas saranno celebrati a Olbia il 18 marzo, quelli di Marrosu a Sassari il giorno successivo. La famiglia di Antonello Derosas è entrata nel procedimento aperto dalla Procura di Tempio, rappresentata dall'avvocato Agostina Ruggero.
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