Ancora recupero di nasse sui fondali del Golfo di Marinella a Golfo Aranci.

L'operazione è scattata oggi proprio nel giorno della celebrazione della "Giornata del Mare", organizzata con fini divulgativi ed educativi in favore dei più piccoli, per promuovere la cultura del mare e la tutela dell'ambiente marino.

Nella circostanza, l'Ufficio circondariale Marittimo di Golfo Aranci ed il Nucleo operatori subacquei di Cagliari hanno svolto anche attività operativa dopo che, a marzo, la Guardia costiera di Golfo Aranci aveva provveduto a recuperare e sequestrare 98 nasse posizionate abusivamente senza i prescritti segnali.

Il sospetto, tuttavia, era che in fondo al Golfo di Marinella erano rimaste ancora delle nasse, arrecando grave danno alle specie marine. Per questo motivo, l'Ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci al comando del T.V. (CP) Angelo Filosa, coordinato dal direttore Marittimo Maurizio Trogu, ha provveduto a richiedere l'intervento del Nucleo operatori subacquei di Cagliari, per andare a verificare, nei fondali del Golfo di Marinella, la presenza dei residui attrezzi da pesca sommersi.

I sommozzatori della Guardia costiera, coadiuvati dalla Motovedetta della Capitaneria di Porto di Olbia CP 2116, e dal personale di Golfo Aranci, si sono recati presso la zona nel Golfo di Marinella e hanno rinvenuto a una profondità di circa 15 metri ulteriori 97 nasse giacenti nel fondo. Il personale del Nucleo Operatori subacquei di Cagliari ha recuperato tutte le nasse, mentre a bordo il personale di supporto liberava polpi, murene e pesci intrappolati.

L'attività proseguiva anche con l'asportazione di 3 corpi morti abusivi, probabilmente utilizzati da diportisti scorretti durante la stagione balneare. Le nasse e i corpi morti venivano poi trasferiti presso il Porto di Golfo Aranci e qui posti sotto sequestro da parte dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci.

La particolarità dell'attività e del recupero delle nasse posizionate abusivamente, e non segnalate, è anche nel fatto che nel mese di gennaio un pescatore locale aveva lamentato il furto di ben 280 nasse.

Infatti, le prime 98 nasse sequestrate lo scorso 8 marzo sono state riconosciute di proprietà del pescatore che aveva subito il furto e, probabilmente, dalla particolare fattura, anche queste ulteriori 97 nasse potrebbero appartenere al pescatore derubato. Pertanto, l'Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci ha avviato le procedure per verificare la possibilità di restituire le nasse al legittimo proprietario.
© Riproduzione riservata