I comitati di cittadini e singoli continuano a segnalare il problema al Comune, ma ci sono anche denunce quasi quotidiane della Polizia locale di Olbia. Il territorio della città gallurese è disseminato di discariche abusive e micro discariche, in zone isolate e lungo le strade che collegano Olbia agli altri centri.

Anche siti compromessi e posti sotto sequestro per la presenza di tonnellate di rifiuti, anche speciali, sono di nuovo la meta preferita di operatori abusivi del trasporto e smaltimento abusivo dei rifiuti. Ad esempio sono stati segnalati alle forze dell’ordine movimenti di mezzi nell’area di Sa Corroncedda, l’ex campo nomadi di Olbia trasformato in una delle più grandi discariche abusive della Sardegna e sotto sequestro (penale) dal novembre del 2019. 

Va ricordato, inoltre, che il Noe ha segnalato alla Dda di Cagliari 22 persone (il procedimento è in corso a Cagliari) per sette siti clandestini, nei quali sarebbero state smaltite illegalmente 1300 tonnellate di materiale (anche batterie esauste, piombo e componenti di apparati di refrigerazione).

L’avvocato Christian Cicoria ha coordinato alcune iniziative per il risanamento di siti compromessi e dice: «Il Comune si muove subito, appena segnaliamo le zone disseminate di spazzatura l’intervento di bonifica non tarda. Il problema è l'ampiezza del fenomeno. Va anche detto che la presenza di rifiuti di ogni tipo attira animali selvatici come i cinghiali». 

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