L'ordinanza che ha dato il via libera all'apertura delle discoteche (n.38 dell'11 agosto scorso) e gli atti collegati al provvedimento della Regione, compresi i pareri degli organismi tecnici come il Comitato scientifico: è il materiale al vaglio della Procura di Tempio, che indaga dalla fine di agosto per il reato di epidemia colposa, riguardo al contagio Covid nelle discoteche della Costa Smeralda e in una decina di strutture della Gallura.

Il capo dei pm Gregorio Capasso ha affidato le deleghe ai Carabinieri del Comando provinciale di Sassari e a colleghi del Nucleo per la Tutela del lavoro (sempre di Sassari) per l'acquisizione del materiale. I documenti che ricostruiscono l'iter amministrativo dell'ordinanza n.38 sono rilevanti per diversi aspetti del fascicolo penale aperto sull'osservanza dei protocolli anti Covid (Dpcm marzo 2020) in una decine di strutture, tra resort e discoteche di Arzachena, Olbia e La Maddalena. I Carabinieri si occupano della diffusione dei contagio tra i clienti e i lavoratori dei locali.

L'apertura delle discoteche era stata autorizzata con l'ordinanza della quale si parla da giorni, ma erano stati previsti anche controlli amministrativi molto severi. La Procura di Tempio sta indagando sulle modalità, la tempistica e l'esito degli accertamenti amministrativi, soprattutto in Costa Smeralda.
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