«Sono sola, potete venire a farmi compagnia?». È la richiesta che, al telefono, si sono sentiti rivolgere i carabinieri di Siniscola il pomeriggio del giorno di Natale. All’altro capo della cornetta una 90enne di Budoni, che ha cercato di spezzare la sua solitudine con una telefonata ai militari. 

«In questa giornata di festa la solitudine per me aumenta, se non vi disturbo, visto che sento la divisa dell'Arma come famiglia, mi piacerebbe trascorrere qualche ora con voi», ha detto l’anziana ai carabinieri in servizio per le festività. L'appuntato che ha preso la chiamata ha riferito la conversazione al comandante della Compagnia, il capitano Marco Calò, che ha subito inviato una pattuglia di due uomini.

«L'Arma per me è famiglia - ha spiegato la donna -: mio papà classe 1889, era maresciallo maggiore dei Carabinieri e vedendo voi e la vostra divisa che è stata per me una presenza fissa, rievoco i momenti gioiosi che abbiamo vissuto con mio padre nella sua lunga vita: è morto a 80 anni nel 1969».

«È stato un piacere oltre che un grande onore per noi essere stati chiamati dalla signora per farle gli auguri di Natale e regalarle alcune ore di compagnia alleviando quindi la sua sofferenza - ha detto il capitano Marco Calò - Credo che il nostro compito sia quello di vigilare su queste persone fragili che chiedono compagnia. Da adesso in poi avremo un'attenzione speciale per la signora e cercheremo di prendercene cura al netto del grande lavoro che fanno i familiari che sono comunque presenti. Abbiamo appreso dal suo racconto ciò che rappresenta per lei l'Arma e cercheremo d'ora in avanti di esprimerle un po' di vicinanza e di aiutarla se ha qualche difficoltà».

Sono stati tanti i gesti di solidarietà e beneficenza portati avanti dal comando provinciale. Dopo essersi travestiti da Babbo Natale i carabinieri hanno portato i doni ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria del San Francesco e anche agli orfani dei loro colleghi deceduti. Si sono prodigati inoltre a raccogliere fondi per acquistare due poltrone che hanno donato per alleviare le sofferenze dei pazienti dell'hospice dell'ospedale Zonchello di Nuoro. E non sono mancate le raccolte di alimenti per le famiglie meno abbienti e il "Torneo dell'Amicizia", la partita di calcio per raccogliere fondi da donare al reparto Pediatria dell'ospedale di Nuoro.

(Unioneonline/D)

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