"Un ministro deve rispettare per primo la Costituzione italiana, dare l'esempio e fare chiarezza sulle interpretazioni delle leggi. Sulle concessioni balneari Franceschini non può dire che ci mette tutti in riga con un Dpcm. Un ministro che fa queste dichiarazioni farebbe meglio a non fare il ministro".

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, difende la posizione del Comune riguardo alla proroga delle concessioni balneari, e respingendo le parole di chi lo accusa di non conoscere le leggi e le sentenze dei tribunali, attacca il ministro Dario Franceschini.

Il Comune di Olbia ha deciso di non estendere le concessioni agli attuali titolari fino al 2033, come previsto dalla normativa nazionale, e Nizzi ribadisce le motivazioni di questa scelta, che dice obbligata: "Si applica la normativa europea, e in base a questa le attuali concessioni balneari scadono a dicembre 2020. Non si possono rinnovare, per assegnarle saranno fatti i bandi pubblici. O così oppure la Procura sarà costretta a intervenire e a sequestrare le strutture, perché sarebbero abusive, prive di concessioni legittime", spiega il primo cittadino.

"Anche la Regione Sardegna sbaglia dicendo che le concessioni vanno prorogate automaticamente fino al 2033. Tanto è vero che la Regione dice questo non con una legge, che sarebbe in contrasto con le norme europee, ma con una semplice nota del dirigente degli Enti locali, nota che non ha nessun valore giuridico".

(Unioneonline/F)
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