Il comparto agricolo gallurese rischia il tracollo a causa della siccità che ha ridotto del 40 per cento la semina e mette a serio rischio settori di eccellenza come l'allevamento bovino.

Un'emergenza che ha riportato nell'aula dell'ex provincia Gallura sindaci, consiglieri regionali del territorio e il deputato Gian Piero Scanu invitati dal tavolo delle associazioni per un'azione incisiva nei confronti della Regione.

«Nell'ultimo decennio siamo cresciuti del 15 per cento, anche nel momento di maggiore crisi la nostra crescita è cinque volte superiore al resto della Sardegna», ha detto il presidente del Tav Mirko Idili: «Il fabbisogno idrico è destinato ad aumentare».

Sono 200 milioni, i metri cubi che si potrebbero recuperare con interventi infrastrutturali.

Alla fine è stato votato un documento all'unanimità che ha dato mandato ai consiglieri regionali del territorio di concordare quanto prima con il presidente Pigliaru, l'apertura di un tavolo tecnico politico di confronto con la convocazione dei lavori della Commissione lavori Pubblici in Gallura per adottare gli interventi necessari.
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