Dopo anni di ricerche, il 28 giugno 2012 veniva ritrovato al largo dell’Asinara il relitto della Roma, nave corazzata della classe Littorio che fu ammiraglia della Regia Marina Militare Italiana.

Unità navale modernissima e per molti aspetti innovativa al momento della sua consegna nel 1942, dotata di radar, di tre aeroplani e di sistemi di puntamento per i 9 cannoni, affondò nel 1943 dopo essere stata colpita da due bombe a razzo radiocomandate lanciate da bombardieri tedeschi.

Persero la vita 1.352 marinai italiani, compresi l’ammiraglio di squadra Carlo Bergamini e il comandante Adone Del Cima.

Il relitto fu a lungo cercato dalla Marina Militare e da altri operatori. Dopo numerose spedizioni di esplorazione senza successo, riuscì a trovarla Guido Gay.

Ingegnere, inventore, imprenditore ed esploratore, avvalendosi anche di testimonianze oculari che gli consentirono di circoscrivere il tratto di mare in cui avvenne l’affondamento, Gay a bordo del Dedalus individuò un’anomalia sonar nel canalone sottomarino di Castelsardo e trovò così il relitto della Roma, che fu fotografato e poi identificato alla prima ispezione grazie a dei pezzi di artiglieria contraerea in dotazione alla corazzata.

Per questo ritrovamento Guido Gay è stato decorato con la Medaglia d'Argento al Merito di Marina.

(Unioneonline/L)

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