A Luras, la nuova amministrazione guidata dal sindaco Leonardo Lutzoni sceglie di non arrendersi allo spopolamento, di non amministrare il declino ma di contrastarlo con gli strumenti della cultura, della partecipazione e della sostenibilità.

Le Linee programmatiche presentate recentemente in Consiglio comunale — approvate all’unanimità, con il voto congiunto di maggioranza e minoranza — tracciano una visione che intreccia memoria e futuro, tradizione e innovazione. Nell'aula consiliare si è compiuto uno degli atti istituzionali di fondamentale importanza che in questa particolare occasione assumono i contorni di una vera e propria “vision” definendo il cammino che l’Amministrazione intende percorrere nei cinque anni di mandato appena iniziati.

Cinque i pilastri del programma. La cultura è il motore della rinascita: tre palazzi storici — il Palazzo del Giudice, l’ex Farmacia e il Palazzo Tamponi-Perantoni — diventeranno luoghi di sapere, tra biblioteca, centro culturale e museo diffuso. Lo sport si farà inclusione, con strutture riqualificate e progetti sociali che uniscono benessere e solidarietà. Sul fronte ambientale, Luras punta alla “sostenibilità consapevole”: una comunità energetica rinnovabile, l’efficientamento degli edifici pubblici e la tutela del paesaggio, dai celebri olivastri millenari al Lago del Liscia. Il turismo, infine, si orienta verso la lentezza e l’autenticità, con percorsi escursionistici e collaborazioni tra comuni dell’Alta Gallura. Nelle intenzioni dunque del sindaco Lutzoni e della sua amministrazione la volontà di non amministrare il declino, di un paese con poco più di 2000 anime ma di costruire, necessariamente, il futuro.

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