Fusione degli aeroporti, nuove polemiche in Consiglio: «Stanziamento misterioso»
L’assessore Meloni: «Operazione ancora eventuale, per tenerci pronti abbiamo accantonato 30 milioni»L'aeroporto di Elmas (Archivio)
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Nuove polemiche sul progetto di fusione degli aeroporti sardi. Dopo che la governatrice Alessandra Todde ha manifestato l’interesse della Regione a partecipare (con una quota minima del 5%) alla holding con F2i e Camera di Commercio di Cagliari, il dibattito si è spostato in Consiglio. Dove in queste ore è in discussione la variazione di bilancio che mette da parte 30 milioni di euro per l’operazione. L’opposizione attacca e parla di un «comma alquanto misterioso e occulto che stanzia 30 milioni di euro, senza indicare di cosa si tratta. A parole, la maggioranza dice che riguarda una revisione del sistema aeroportuale. Quello che noi chiediamo è che le intenzioni siano messe nero su bianco, in documenti ufficiali», dice Fausto Piga, vice capogruppo di Fratelli d’Italia.
Replica l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni: «È un’operazione ancora eventuale, noi ci teniamo pronti e abbiamo previsto una sorta di accantonamento pari a 30 milioni, frutto di una valutazione fatta su una prima stima del valore degli aeroporti sardi e rientra in una possibile partecipazione da parte della Regione». Operazione ancora eventuale perché, spiega l’esponente dell’esecutivo Todde, «occorre tenere conto di tutto ciò che è in essere, compresi i pronunciamenti delle autorità giudiziarie e di ciò che la pubblica amministrazione prevede rispetto a questi interventi da parte degli enti pubblici».
Il riferimento è ai due giudizi aperti sulla questione. A Cagliari, di fronte al tribunale delle imprese, è in corso il procedimento aperto (decisione attesa per gennaio 2025) dalla Regione durante la scorsa consiliatura per bloccare la fusione degli aeroporti di Olbia e Alghero. Il Tar Sardegna invece sarà chiamato a decidere sul ricorso presentato da Confcommercio Sud Sardegna sulla privatizzazione della Sogaer.
Ecco perché c’è chi sostiene che si debba aspettare e non ci sia urgenza di stanziare 30 milioni: «Noi contestiamo le tempistiche - sottolinea Umberto Ticca, capogruppo dei Riformatori -. In un momento in cui la variazione di bilancio deve rispondere principalmente all’emergenza della Sardegna, crediamo che stanziare sia i soldi per l’acquisizione che i soldi per lo studio di fattibilità di un’operazione come questa sia un contro senso».