Chi lo accusava era un bugiardo. Infatti secondo i giudici di Cagliari Maurizio Cossu, il noto boss di Is Mirrionis (deceduto qualche anno fa), era totalmente inattendibile. Aveva sostenuto, tra le altre cose, che la Ferrari Testarossa di cui era stato trovato in possesso gli fosse stata ceduta da un noto imprenditore cagliaritano. Per di più in cambio di alcuni grammi di droga e una somma di denaro insufficiente a raggiungere il valore di mercato dell’automobile. Una versione dei fatti ritenuta fantasiosa anche dal giudice del Tribunale monocratico Giampiero Sanna che venerdì mattina ha assolto "perchè il fatto non sussiste" Aldo Tuveri, imprenditore cagliaritano di 67 anni, ex proprietario del marchio “Mirto del contadino”; difeso dagli

avvocati Gianluca e Bernardo Aste. Tutti i dettagli nell'articolo firmato da
Andrea Manunza, sull'Unione Sarda di oggi.
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