Emergenza cavallette in Sardegna: “Due o tre settimane per eliminare una sessantina di focolai”
Bisogna agire subito, prima che inizino a volare visto che in questo periodo non lo fanno, ha spiegato il professor Ignazio Floris
Ci vogliono “due o tre settimane per eliminare una sessantina di focolai di cavallette individuati nelle campagne del Nuorese e dell’Alto Oristanese”.
E’ quanto ha detto questo pomeriggio alla commissione Ambiente del Consiglio regionale il professor Ignazio Floris, massimo esperto sardo e docente di Agraria all’Università di Sassari.
L’accademico, che partecipa al tavolo istituito dagli assessorati all’Ambiente e all’Agricoltura assieme all’agenzia Laore, parla di un problema “che si sta ripetendo negli ultimi anni”.
"Nei mesi scorsi – ha spiegato Floris – abbiamo individuato con chiarezza un’invasione di grillastri crociati che tendono ad aggregarsi in sciami e orde, depongono le uova a luglio e in questo periodo sono ancora inferiori a cinque millimetri e soprattutto non volano”.
I focolai occupano in totale “una cinquantina di ettari nei comuni di Ottana, Noragugume, Sedilo, Silanus e Bolotana, nei quali grazie ai sindaci abbiamo incontrato gli imprenditori agricoli per spiegare il nostro piano di intervento. I tecnici della Regione in questi giorni stanno operando in modo sperimentale su sei focolai differenti”. Il professor Floris sta anche monitorando in laboratorio la crescita di queste cavallette per testare gli insetticidi.
L’assessore all’Ambiente Gianni Lampis ha ricordato dal canto suo gli 800mila euro stanziati dalla Giunta, mentre la titolare dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha precisato che si sta occupando “soltanto dei ristori dei danni subiti dalle aziende agricole”.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, pur definendo “eccellente” il lavoro svolto finora, mette in guardia: “Se è necessario un contributo straordinario in termini di personale, deve essere richiesto subito, non possiamo rischiare che passino le settimane e le cavallette inizino a volare”.
(Unioneonline/L)