Dermatite bovina, l’allarme di Coldiretti: «In Sardegna situazione gravissima, serve un’azione immediata»
La reazione dopo l’accordo saltato in Consiglio regionale: «Necessario licenziare prima di Ferragosto una legge che dia risposte chiare agli allevatori»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Per Coldiretti Sardegna gli interventi a sostegno degli allevatori non sono assolutamente derogabili e serve una legge chiara che consenta agli elevatori di sapere quanti sono i soldi che prenderanno e in quali tempi». È quanto afferma l'associazione a seguito dell'accordo saltato in Consiglio regionale sull'emergenza dermatite bovina, con il provvedimento slittato a settembre ossia dopo la pausa estiva. Una decisione, quest'ultima, che non trova il consenso di Coldiretti, che «chiede a tutta la politica sarda, che sia di governo o di opposizione, di sinistra o di destra, di poter trovare una posizione unitaria e immediata in Consiglio regionale per poter licenziare, quanto prima, una legge che dia risposte chiare agli allevatori».
«Serve una norma che arrivi prima di Ferragosto, giornata che segna lo stop all'attività consiliare, per non perdere ulteriore tempo», prosegue Coldiretti. «La situazione sulla dermatite bovina in Sardegna resta gravissima e a farne le spese sono gli allevatori sardi che continuano a subire grandissime ripercussioni per abbattimenti, blocco movimentazione e mancati redditi. Siamo consapevoli delle ragioni di chi governa e di chi è all’opposizione, ma chiediamo che per una volta, per i sardi e per la Sardegna, si possa trovare un accordo che sia la conciliazione di tutte le proposte migliori espresse nelle leggi che sono state presentate».
Più che a settembre, Coldiretti guarda ai prossimi giorni per un intervento concreto. L'associazione «chiede un'azione immediata e una mediazione che porti il Consiglio regionale a decidere entro tempi brevissimi: lo devono alla Sardegna, all'agricoltura sarda e agli allevatori che stanno soffrendo in questo momento di gravissima difficoltà».
(Unioneonline)