La croce anti-speculazione percorre ancora svariate miglia e porta, in giro per l'Isola, il verbo della Pratobello 24. Oggi la tappa è a Villacidro, domani a Uta.

Una domenica e un lunedì di appelli alla Regione: «La legge di iniziativa popolare non può restare ferma, 211mila sardi aspettano l'approvazione, unico modo per blindare la nostra terra dall'assalto delle rinnovabili».

L'appuntamento nel Medio Campidano è il terzo per "Sardegna in croce", il nome scelto dai Comitati della Pratobello 24 per sintetizzare simbolicamente il destino a cui l'Isola sembra condannata, a contare i progetti presentati. Tra pale e pannelli. Il 23 ottobre l'esordio della mobilitazione a Santa Giusta, poi la manifestazione di Marrubiu sette giorni dopo. «Oggi ci vediamo alle 15 a Santu Miali», dice Davide Fadda, uno dei rappresentanti del Presidio Porto di Oristano.

La Rete Pratobello 24 non sposta lo sguardo dalle decisioni prese dalla politica: «Se siamo arrivati a questa situazione, la responsabilità è di tutti. Del centrosinistra e del centrodestra». 

(al. car.)

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