Un consigliere regionale, il suo portaborse e un imprenditore ai domiciliari con le accuse di corruzione, tentata truffa e voto di scambio. Stamattina i militari del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito le tre ordinanze su ordine del gip Giorgio Altieri in un'indagine che vede coinvolte anche altre dodici persone.

Secondo le accuse il consigliere regionale Valerio De Giorgi, eletto in quota Fortza Paris per poi transitare subito nel gruppo Misto, fino allo scorso novembre presidente della commissione Bilancio, ispettore della Guardia di Finanza ora in aspettativa e consigliere comunale a Quartucciu, avrebbe ricevuto quattro appartamenti da un imprenditore in cambio di un emendamento che avrebbe consentito un intervento a Quartucciu. Con lui sono finiti ai domiciliari Marco Pili e l'imprenditore Corrado Deiana che avrebbe concordato con il consigliere regionale il testo dell'emendamento poi approvato.

L'indagine, coordinata dal pm Giangiacomo Pilia, è partita da una denuncia per minacce dello stesso De Giorgi, ma dall'analisi del suo telefonino sarebbe emerso l'accordo e la presunta corruzione. Stamattina il blitz e gli arresti.

Dalle carte dell’indagine emerge anche la vicenda di un maxi finanziamento alla giovanissima, e poco attiva, Pro Loco Città di Cagliari: nel 2020 avrebbe dovuto incassare 650mila euro per tre anni dalla Regione. All'associazione, secondo le accuse riconducibili a De Giorgi e che aveva tra i suoi componenti il suo portaborse Pili oltre ad altri amici e conoscenti, sarebbero dovute essere destinate le risorse economiche con un assestamento di bilancio per sviluppare un progetto sull'accoglienza turistica a Cagliari. Dal Comune di Cagliari, e dal sindaco Paolo Truzzu, non è mai arrivato il via libera alla nascita della Pro Loco Città di Cagliari e il consigliere comunale dei Progressisti, Matteo Massa, aveva denunciato questo finanziamento tanto elevato a un’associazione nata da poco. Così la commissione del Consiglio regionale aveva stralciato il finanziamento. I finanzieri hanno però scavato, facendo scattare l’accusa di tentata truffa.

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