Cresce il focolaio innescato da una comitiva di pellegrini rientrati in Sardegna dopo un viaggio a Medjugorje. Cento, finora, le persone infette. Cinque (quasi tutte non vaccinate, compreso un medico no vax) sono ricoverate nel reparto di malattie infettive dell'Aou di Sassari e, tra queste, due con una grave insufficienza respiratoria.

In totale 114 i casi di contagio rilevati ieri in Sardegna, 77 dei quali tra Sassari e Olbia.

Nell’Isola è per la prima volta allerta variante Delta Plus, a quanto pare più contagiosa della sorella maggiore e finora mai identificata nella nostra regione. I pellegrini potrebbero aver portato a casa, insomma, anche la versione più evoluta del virus.

Una risposta arriverà lunedì dall'esito del sequenziamento, l'esame del genoma del virus che viene fatto nel laboratorio di microbiologia dell'Aou di Sassari. Intanto, spiega il direttore Salvatore Rubino, “il numero dei contagiati sta progressivamente aumentando e nei prossimi giorni ci aspettiamo altri casi”. Vero è, sottolinea il professore, che “è stato subito bloccato il nucleo centrale del focolaio, ma ciascuno dei pellegrini è rientrato a casa e ha contagiato i familiari, quindi il numero delle infezioni è destinato a crescere”.

I COMMERCIANTI – Insomma vacanze natalizie alle porte con l'incubo quarta ondata. 

“Non possiamo permetterci il lusso di subire restrizioni proprio adesso. La soluzione? Una: obbligo vaccinale, così finalmente la smettiamo che per colpa di pochi paghino tutti”, concordano le associazioni di categoria.

"E’ fondamentale che ci vacciniamo. Se dalle nostre parti l'aumento di positivi non si registra in maniera così drammatica è solo grazie ad un'alta percentuale di immunizzazioni - sottolinea Nando Faedda, vicepresidente della Camera di commercio di Cagliari-Oristano e numero uno di Confcommercio Sardegna – Va da sé che io sono assolutamente favorevole all'obbligo per tutti anche della terza dose. A maggior ragione poi adesso, con l'avvicinarsi del periodo natalizio: non possiamo davvero permetterci il lusso di mettere a rischio prima di tutto la salute di tutti e poi gli affari dei commercianti”.

(Unioneonline)

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