Sardegna paralizzata dalla protesta degli autotrasportatori: centinaia di semirimorchi e container fermi sulle banchine stanno bloccando le attività dei porti.

Quando siamo al quarto giorno di protesta contro il caro carburanti aumenta il rischio di effetti disastrosi sulle aziende portuali. Il gruppo Grendi, che ha due terminal, uno a Cagliari e uno a Olbia, va verso la sospensione dei servizi nell’Isola.

Stamattina una nave mercantile del gruppo è rimasta ferma in porto a Cagliari, perché non potendo caricare le merci sarebbe dovuta partire vuota: "La protesta sta avendo effetti estremamente pesanti sui trasporti primari. Siamo molto preoccupati", spiega l'amministratore delegato Antonio Musso.

"Le ragioni che hanno portato alle manifestazioni sono tuttora valide, ma se i primi giorni ritenevamo la protesta corretta, l'attuale gestione non è più né condivisibile né comprensibile. Non si capisce quale possa essere il risultato in grado di far cessare i blocchi. La soluzione non può che essere a livello nazionale, quindi non si capisce dove possa portare questa protesta regionale - continua Musso -. Se in Sardegna i blocchi non cessano, noi saremo costretti a sospendere i nostri servizi nell'isola".

Nel terminal Grendi di Cagliari ci sono 400 container e 300 semirimorchi bloccati nei piazzali, in quello di Olbia 140 container e 70 semirimorchi. Finché non saranno portati a destinazione le navi in arrivo non potranno scaricare altra merce. “Domani le nostre navi resteranno ferme”, annuncia dunque Musso.

Stessi problemi a Porto Torres e Olbia per il Gruppo Grimaldi: "Sia ben chiaro, non abbiamo nulla contro gli autotrasportatori, dei quali comprendiamo la protesta", precisa l'ad di Grimaldi Sardegna, Eugenio Cossu, "ma è chiaro che questa situazione ci sta creando grosse difficoltà".

E’ stata già annullata la partenza della nave cargo di domani da Porto Torres, stesso destino per i mercantili di Olbia, con i piazzali pieni di container e semirimorchi e l’impossibilità di caricare la merce.

Anche Tirrenia Cargo ha limitato fortemente i trasporti di merci: la nave sulla tratta Cagliari-Olbia-Livorno è ferma in banchina e non ha caricato alcun semirimorchio, mentre la Livorno Olbia, che normalmente garantisce tre corse settimanali in ciascuna direzione, ne ha effettuata solo una in questi giorni accorpando i carichi. I tassi di riempimento dei tir e semirimorchi sono molto bassi, anche per quanto riguarda quelli che viaggiano sui traghetti passeggeri serali. 

Una situazione che si fa sempre più difficile da gestire: oggi è arrivato anche l’annuncio dei corrieri nazionali che sospendono le consegne in Sardegna, mentre Confindustria ha lanciato l’allarme paralisi per le attività produttive, con rischi di ricadute anche sull’occupazione.

(Unioneonline/L)

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