Non è ancora una candidatura ma una “disponibilità“, dice Massimo Zedda: ma non fa molta differenza. L’ex sindaco di Cagliari è pronto a tornare in campo, e lo conferma davanti a una platea di sostenitori in piazza Galilei. Mentre il tavolo regionale del centrosinistra-M5S si dibatte alla ricerca di un leader, i Progressisti fanno uno scatto in avanti in vista delle comunali nel capoluogo, che si terranno circa tre mesi dopo l’elezione del nuovo governatore.

«Serve un nuovo progetto per la città e per la Sardegna», dice Zedda: «Mi hanno chiesto di impegnarmi di nuovo su questo fronte e non potevo non accettare, Cagliari è la mia città». E se dovessero spuntare altri possibili candidati nella coalizione, nessun problema: «Ci sono le primarie», rassicura Zedda. Ancora tutto da verificare, però, l’effetto che questa mossa avrà sulle trattative per la candidatura alla presidenza della regione.

I progressisti avevano inutilmente chiesto agli alleati di decidere contemporaneamente anche le candidature ai comuni di Cagliari e Sassari, e inoltre hanno manifestato di recente la contrarietà a eventuali “scelte dall’alto“ sulla leadership regionale. Una posizione che appare come una presa di distanza rispetto all’ipotesi della candidatura di Alessandra Todde del Movimento 5 Stelle. Qualcosa di più si capirà sabato, dopo il vertice della coalizione nella sede regionale del Pd a Cagliari.

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