"Fermare i mezzi pesanti che rimuovono la posidonia spiaggiata sul litorale tra Alghero e Fertilia".

È l'appello rivolto al primo cittadino algherese Mario Bruno dalle associazioni ambientaliste Wwf, Lipu, Italia Nostra e Grig.

"La presenza della posidonia - spiegano - non è una calamità ma un fatto naturale". Le alghe, continuano le asosciazioni, assolvono una funzione importante per l'ecosistema marino.

"Dal punto di vista ecologico la sua rimozione, ancor peggio con pesanti mezzi meccanici, è potenzialmente dannosa per la biodiversità delle comunità animali e vegetali della battigia, e per la spiaggia stessa, che viene compressa e pestata diventando così un duro e solido battistrada".

In questi giorni sul litorale algherese vengono utilizzati grossi mezzi, persino un cingolato, per rimuovere la posidonia spiaggiata. Cosa che "sta determinando profondi solchi sull'arenile e, in alcuni tratti, una sorta di effetto laguna".

Da un lato chi chiede al sindaco di fermarsi, dall'altro chi gli chiede di andare avanti, e velocizzare le cose.

L'ex sindaco Marco Tedde (Forza Italia) attacca la Giunta Bruno per il litorale che, passata la Pasqua, "è impresentabile". "A gennaio la Giunta aveva annunciato un investimento di 800mila euro, promettendo la rimozione degli antiestetici cumuli prima di Pasqua, e invece nulla di tutto ciò è accaduto. Abbiamo visto solo mezzi pesanti che hanno provocato grossi solchi, ma non capiamo quali fossero i loro compiti".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata