Una maglietta bianca con il suo volto sorridente, una fiaccola tra le mani e un silenzio carico di emozione. A un anno da quella notte tragica in via Caprera, lunedì Cagliari si prepara a ricordare Fabio Piga, 37 anni, ucciso con una coltellata al petto al Donegal, in via Mameli.

Era il 2 giugno del 2024, pochi istanti, un solo fendente nei bagni del locale dove Fabio era intervenuto: sufficiente a strappare la vita a un uomo conosciuto e benvoluto da tutti.

Ex carabiniere, oggi impiegato in una grande azienda, Fabio era un volto noto della città, una presenza familiare per amici e colleghi. Quella sera aveva visto qualcosa di strano e si era avvicinato, forse per aiutare, forse per capire. Dall’altra parte c’era Yari Fa, 19 anni, di San Michele, arrestato poche ore dopo con l’accusa di omicidio volontario.

Oggi, a distanza di dodici mesi, Cagliari non lo dimentica. Alle 20.30 di lunedì, una fiaccolata partirà da Piazza Yenne fino a raggiungere il Donegal. A organizzarla sono le sorelle Alessandra e Michela e dalla fidanzata Silvia che cammineranno insieme indossando una maglietta commemorativa con il suo volto e la scritta: “Sei sempre nel nostro cuore”.

Prima, alle 18.30, nella parrocchia di Sant’Elia, sarà celebrata una messa in suffragio. Un momento di raccoglimento per chi ha condiviso con Fabio un pezzo di strada, per chi ogni giorno sente la sua mancanza, per una città che in quel tragico episodio ha visto spegnersi il confine fragile tra una notte qualunque e l’irreparabile. «Fabio era un uomo buono», dicono gli amici, «e Cagliari, con una fiaccola e un passo dopo l’altro, prova a tenere viva la luce del suo ricordo anche come monito alle nuove generazioni: perché quello che è successo non accada mai più».

© Riproduzione riservata