È attesa per questa sera la decisione cautelare del Tar Sardegna sull'istanza del governo che ha chiesto ai giudici di bloccare l'ordinanza firmata ll'11 settembre scorso dal presidente della Regione, Christian Solinas, che imponeva test Covid obbligatori per chiunque arrivasse nell'isola a partire dal 14 settembre.

Il presidente del Tribunale amministrativo sardo, Dante D'Alessio, con un proprio provvedimento d'urgenza, aveva subito accolto la domanda cautelare e sospeso gli effetti dell'ordinanza regionale.

Ieri il governatore Solinas ha firmato un nuovo provvedimento che proroga quello precedente. La decisione di oggi, dunque, è particolarmente attesa perché, se anche il Tar accogliesse il ricorso cautelare proposto dall'avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri, la nuova decisione dei giudici potrebbe - a cascata - influire sulla nuova ordinanza regionale. Nella camera di consiglio di questa mattina in tanti si attendevano motivi aggiuntivi da parte dell'avvocatura distrettuale dello Stato contro il nuovo provvedimento di Solinas, ma in realtà si è parlato solo di quello firmato lo scorso 11 settembre e già sospeso d'urgenza dal presidente del Tar Dante D'Alessio.

Quell'ordinanza prevedeva per tutti passeggeri in arrivo dall'estero o dal territorio nazionale la presentazione, all'atto dell'imbarco, dell'esito di un test sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza che abbiano dato esito negativo per Covid-19. In alternativa, chi si recava in Sardegna avrebbe potuto presentare una autocertificazione in cui si attestava di del test sierologico. Per il presidente del Tar Sardegna quel provvedimento violava l'articolo 16 della Costituzione sulla libera circolazione delle persone, ma oggi il collegio (composta dal presidente più altri due giudici a latere) è stato chiamato ad approfondire. Si tratta, in ogni caso, di un provvedimento cautelare e non di un giudizio di merito, tanto che - in caso di conferma della sospensiva - i motivi aggiuntivi contro la nuova ordinanza della Regione potrebbero essere presentati anche nelle prossime ore. Non tutti i giuristi, infatti, ritengono che una conferma della sospensione dell'ordinanza dell'11 settembre si rifletta automaticamente sulla proroga firmata ieri se non espressamente indicato nel provvedimento cautelare atteso per stasera dal Tar.
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