Metti l’ospedale, togli lo stadio. O viceversa. Il “gioco” d’incastri va in scena a Cagliari e il tavolo è quello attorno al quale si sono riuniti, per la seconda volta, i dirigenti  del Comune da una parte e quelli della Regione dall’altra. 

Dopo il nulla di fatto di una settimana fa, oggi si è tenuta la nuova riunione per cercare di trovare una sintesi  (tecnica) sulla quale costruire l’accordo di programma che, se approvato, dovrebbe sbloccare i 60 milioni regionali destinati alla nuova casa del Cagliari calcio. Ma l’intesa, se possibile, appare anche più lontana rispetto al 20 giugno.   

Location del confronto di oggi, l’ufficio di viale Trento del segretario generale della Regione, Gabriella Massidda.  I dirigenti di palazzo Bacaredda hanno un mandato politico: il Comune vuole realizzare lo stadio a Sant’Elia. Ed è su questo che dal prossimo 3 luglio lavorerà la conferenza di servizi che deve approvare il progetto presentato dal club rossoblù. 

Ma il regolamento della partita, al quale si attengono in Regione, è scritto nell’articolo 11 della legge Finanziaria regionale. Prevede che Villa Devoto darà i soldi se e quando si concretizzerà il master plan che, oltre al “Gigi Riva” (il nome almeno è già deciso), prevede anche il nuovo ospedale, case dello studente  e nuovi uffici in viale Trieste. 

Così ecco i destini di opere (più o meno) pubbliche che si attorcigliano. Perché se lo stadio va a Sant’Elia, dov’è l’area dell’ospedale pretesa dalla Regione? Oggi i tecnici comunali hanno portato una quindicina di proposte. Nessuna, però, è stata accolta con favore dei “colleghi” di viale Trento. 

Perché l’ospedale del futuro, finora solo pensato, dovrà svilupparsi in orizzontale e per costruirlo, secondo quanto trapela, serve una cinquantina di ettari. E tutte le aree su cui si è ragionato sono molto più ristrette. In più, l’intenzione è di non effettuare espropri né di spendere anche un solo centesimo per avere il terreno. 

Sant’Elia, al momento, sarebbe l’unico spazio con tutti i requisiti. Tranne quello dell’ok comunale. Risultato della riunione: ci si vede di nuovo la settimana prossima.  

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