Le contestazioni nei confronti del sindaco di Quartu, Graziano Milia, sono state dichiarate prescritte.

Si è dunque chiuso, ancora prima che iniziasse il dibattimento, il processo per il caso dei rimborsi per viaggi e missioni, legati agli anni in cui il primo cittadino quartese era il presidente della Provincia di Cagliari (poi diventata Città metropolitana).

Stando alle accuse della Procura non doveva essere l’Ente a pagare per quelle trasferte ma il Comitato delle Regioni della Comunità europea di cui Milia faceva parte.

Già in udienza preliminare erano state dichiarate prescritte una parte delle accuse, ma oggi i giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno accolto la ricostruzione del difensore, l’avvocato Guido Manca Bitti, ritenendo che anche i restanti 17mila euro contestati dal pm Andrea Vacca fossero da dichiarare estinti perché è trascorso troppo tempo.

Il sindaco di Quartu era accusato di peculato per rimborsi non dovuti risalenti al periodo dal 2005 al 2010.

Per gli stessi fatti Milia è stato di recente condannato dalla Corte dei Conti della Sardegna al pagamento di 122mila euro a favore della Città Metropolitana di Cagliari, ma la difesa ha già impugnato la sentenza alla Sezione giurisdizionale d’appello della magistratura erariale.

© Riproduzione riservata