Una raffica di recensioni negative, tutte fasulle, pubblicate nel giro di due giorni su Tripadvisor con l'unico scopo di colpire e danneggiare Stefano Deidda, 35 anni, uno dei due chef sardi stellati della Guida Michelin 2017. Il cuoco cagliaritano è entrato quest'anno nell'olimpo della rossa , raggiungendo Roberto Petza che la stella l'ha conquistata e la difende da tempo nel suo ristorante S'Apposentu a Siddi.

L'ATTACCO - A capo della brigata de Il Corsaro, il ristorante di famiglia di via Regina Margherita, il giovane e blasonato cuoco cagliaritano è stato preso di mira a fine luglio da una miscela di cyber bullismo e mail-bombing: nel giro di 24 ore sul più popolare sito di recensioni aperto a tutti sono comparse critiche tanto sprezzanti quanto generiche, tutte provenienti da profili finti e con il minimo del punteggio. Lo scopo? Probabilmente quello di fargli perdere posizioni nel ranking di Tripadvisor.

LE RECENSIONI - "Sono cose che in questo ambiente possono succedere", sospira Stefano Deidda, "alcuni colleghi stellati me lo avevano detto che con l'arrivo della stella sarebbero arrivati anche i colpi bassi. Per me i principi sono importanti: quando c'è il dolo mi impunto perché la ritengo un'ingiustizia".

Il suo ristorante su Tripadvisor ha superato le 400 recensioni, l'85 per cento delle quali tra l'eccellente e il molto buono. Circa una settimana fa, di punto in bianco, ne sono state pubblicate una serie con il giudizio pessimo. "Me le hanno segnalate alcuni clienti", prosegue, "di solito io non rispondo né a quelle positive né a quelle negative, ma quando sono vere e segnalano un problema le prendo sempre come spunto di riflessione per fare meglio. Ma non quando c'è il dolo".

PROFILI FALSI - Dopo aver contattato con messaggi privati gli autori delle stroncature, lo chef cagliaritano ha scoperto che in realtà si trattava di profili falsi. Riferimenti volutamente generici, nessun dettaglio per dimostrare di aver effettivamente mangiato i piatti dello chef, ma solo una critica distruttiva per motivare un voto bassissimo che rovini un media chiaramente da ristorante stellato. "L'ho capito quando ho chiesto cosa avessero mangiato", chiarisce il cuoco.

LA SOLIDARIETÀ - Immediata è arrivata la solidarietà di vari colleghi, primo fra tutti lo chef carlofortino Luigi Pomata che lavora in via Regina Margherita accanto a Deidda. "Stefano fregatene delle recensioni inventate e piene di cattiveria, la migliore guida è il cliente", ha scritto su Facebook, per poi aggiungere, "È già capitato e continua a capitare anche a me", spiega, "non ti puoi difendere perché questi strumenti sono in mano a chiunque, anche ai malintenzionati. L'unica soluzione è essere solidali tra di noi e continuare con grande professionalità".

L'altro chef stellato sardo, Roberto Petza, consiglia di non inseguire ciò che viene pubblicati sui siti web aperti a tutti. "In questi spazi chiunque può scrivere senza censura", taglia corto, "e così come possiamo trovare le recensioni negative, troviamo anche quelle positive fasulle".

AZIONI LEGALI - Ma una cosa è il giudizio del cliente che, liberamente, può decidere di stroncare un ristorante, altro è l'uso dell'anonimato per colpire con raffiche di post. "Grazie al cielo ci sono le guide", conclude Stefano Deidda, che ringrazia i tanti che gli hanno espresso solidarietà, "in questi giorni vari clienti che di professione fanno gli avvocati si sono offerti di tutelarmi e ora sto riflettendo su cosa fare. Sono una persona con solidi principi e dedita al lavoro con passione. Le critiche le ascolto perché fanno crescere e aiutano a migliorare, ma se c'è il dolo allora per principio mi impunto".
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