Ben 151 operazioni di salvataggio in mare, con 818 tra diportisti, pescatori, equipaggi marittimi, bagnanti e subacquei soccorsi. E ancora 148 ispezioni a navi di bandiera estera e 200 su imbarcazioni italiane, e le numerose attività e operazioni a tutela dell’ambiente marino.

Questo e altro nel bilancio della Guardia Costiera di Cagliari, che si lascia alle spalle un 2021 molto impegnativo.

Fra le attività di salvataggio in mare, da ultimo l’intervento a favore di 9 egiziani imbarcati su 2 pescherecci di bandiera Palau, arenatisi sulla costa di Sant’Elia a Cagliari. E poi la consueta operazione estiva “Mare Sicuro” che ha garantito la sicurezza in mare di bagnanti e diportisti, consentendo il regolare svolgimento delle attività ricreative e commerciali.

Mantenuta in efficienza, nonostante l’emergenza sanitaria, la catena logistica degli approvvigionamenti via mare dei beni essenziali, con garanzia di sicurezza e regolarità dei trasporti marittimi, mai interrotti. In tema di attività di controllo, sono state 33 le navi battenti bandiera estera oggetto di provvedimento di detenzione in quanto non soddisfacenti i requisiti di sicurezza marittima. Dalle 200 ispezioni a bordo di navi italiane sono invece state lavorate 255 pratiche amministrative che hanno portato al rilascio di altrettanti certificati/autorizzazioni. E po l’attività in favore del personale marittimo, che ha consentito il rilascio di 176 titoli professionali.

A tutela dell’ambiente marino, significativo il completamento delle operazioni di recupero della M/N CDRY BLUE, (incagliatasi il 21 dicembre 2019 a Sud-Ovest dell’Isola di Sant’Antioco), conclusesi con successo il 6 luglio del 2021 e che hanno consentito di scongiurare un disastro ambientale. Recentemente l’attenzione è stata posta sulle operazioni di disincaglio dei due motopesca di bandiera Palau arenatisi a dicembre 2021 sul litorale di S. Elia a Cagliari. Inoltre, è proseguita l’attività congiunta con l’Arpa Sardegna per monitorare lo stato di salute delle acque marittime, nonché per conto del Ministero della Transizione Ecologica sia lungo il litorale con 340 ore di moto effettuate nel corso di 96 missioni, che nelle aree marine protette di Capo Carbonara e Penisola del Sinis - Isola mal di ventre con 592 ore di moto in 145 missioni.

Sempre in campo ambientale, l’operazione “Reti fantasma” ha visto il 4° nucleo subacquei del Corpo impegnato in attività di recupero delle reti da pesca abbandonate lungo i fondali marini: un pericolo per la vita dell’ecosistema marino come pure per la sicurezza di bagnanti e subacquei, recuperando dal mare diverse tonnellate di reti abbandonate.

Sul fronte “pesca” poi, molto intensa è stata l’attività di controllo, che ha registrato per il 2021 numero 6 denunce alla Procura della Repubblica per violazioni di carattere penale, sanzioni amministrative per un importo di oltre 135.000 euro, sequestri per 2,5 tonnellate di prodotto ittico irregolare e di 400 attrezzi da pesca perché non a norma, oltre a 25 provvedimenti di assegnazione punti sulla Licenza di pesca ed al comandante del peschereccio per violazioni gravi.

Di rilievo anche il lavoro amministrativo espletato nel 2021, tra certificati, autorizzazioni, pareri, nulla osta, licenze e quant’altro, oltre a 735 patenti nautiche rilasciate a fronte di 187 sessioni di esame.

(Unioneonline/v.l.)

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