Cambia la cartina geopolitica della Sardegna: da quattro a sei Province, da una a due città metropolitane. Le istanze sono arrivate direttamente dai territori: la Gallura avrà il suo ente intermedio e così pure l'Ogliastra e il Sulcis-Iglesiente. La sorpresa è l'istituzione della Città Metropolitana di Sassari che andrà a comprendere tutti i 66 Comuni dell'attuale Provincia.

E' tutto scritto nel testo unificato che oggi ha iniziato il suo iter legislativo in commissione Autonomia del Consiglio regionale.

La Regione ha infatti competenza primaria in materia di enti locali e la legge fa sintesi di quattro proposte di maggioranza e opposizione: Psd'Az, Pd e Lega per la Gallura, Pd per l'Ogliastra, Lega e Udc Cambiamo! per il Sulcis-Iglesiente e sempre Udc Cambiamo! per la seconda città metropolitana.

Il presidente della Regione Christian Solinas e il centrodestra che lo sostiene puntano a portare il testo in Aula il 3 agosto e, considerata la trasversalità politica delle richieste, non dovrebbero esserci difficoltà.

Il parlamentino presieduto da Pierluigi Saiu (Lega) si riunirà di nuovo giovedì alle 10 per le audizioni dell'Associazione dei Comuni e del Consiglio delle Autonomie locali. Sempre giovedì, alle 16, scade il termine per la presentazione degli emendamenti al testo sintesi di quattro proposte di legge. In programma venerdì la discussione sugli articoli.

Secondo la nuova architettura istituzionale, la città metropolitana di Cagliari ha 17 Comuni, il Sud Sardegna 84, il Sulcis-Iglesiente 23, Oristano resta a 87, Nuoro passa a 51, l'Ogliastra 23, la Gallura 26 e la Città Metropolitana di Sassari 66. Ancora da definire il capoluogo del Sud Sardegna che non potrà più essere Carbonia: Sanluri potrebbe essere la soluzione, anche a compensazione del fatto che il Medio Campidano è l'unico ente intermedio regionale non ripristinato.

(Unioneonline/F)
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