Igor Sollai resta in carcere. Lo ha deciso stamattina il Tribunale del Riesame, che ha rigettato la richiesta di scarcerazione e domiciliari presentata dagli avvocati difensori del 43enne. L’uomo è in cella a Uta per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, per la morte della moglie Francesca Deidda.

Ieri il pubblico ministero Marco Cocco ha ripercorso tutte le accuse e i gravi indizi a carico di Sollai. I legali Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno depositato una memoria che raccoglie una serie di aspetti relativi alla misura cautelare in questione. Entro 45 giorni il Tribunale depositerà le motivazioni della decisione di oggi.

Continuano intanto gli accertamenti del Ris, che oggi si sono concentrati sulla Toyota di Francesca, che il marito aveva venduto a fine maggio. I carabinieri alla ricerca di tracce ematiche o di Dna sul mezzo. Particolare attenzione sulla parte posteriore dell’auto, visto che Sollai si raccomandò con l’acquirente di «sgrassarla bene».

Presente anche Gianfranco Piscitelli, avvocato di Andrea Deidda, fratello di Francesca. Domani, invece, previsti accertamenti del Reparto investigazioni scientifiche nella casa di via Monastir, a San Sperate.

(Unioneonline)

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